mercoledì 11 luglio 2012

Annalisa Martinelli- Valentina Caggiano

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Per noi , Annalisa e Valentina , due ragazze di 19 anni , non è per niente facile realizzare un testo  sulla nostra esperienza teatrale. Bè..effettivamente con i temi non abbiamo mai avuto un rapporto  di particolare amore, ma, siamo sicure che  nemmeno con una sintesi  saremmo state in grado di “ tirare insieme qualcosa” di quanto meno decente, non perché siamo due incompetenti,  (mmm!! Delia sappiamo che in questo momento  stai avendo seri dubbi , e ti assicuriamo che non sei la sola), ma per il semplice motivo  che l’esperienza teatrale che abbiamo vissuto è una “cosa “ che in un certo senso  non si può descrivere , non si può raccontare...la si può semplicemente vivere... Ci risulta difficile anche perché  gli impegni sono tanti .. forse troppi ... chi  cerca disperatamente di trovare un lavoro e così passa le sue giornate su internet alla ricerca di annunci o spunti per realizzare un curriculum impeccabile, e poi chi continua a studiare “ imbrattandosi “ ancora  di una marea di cose da fare e cercando di suddividere i tre giorni  da passare in Valle tra  amiche, famiglia, impegni , passioni, relax e ..studio  in caso di esami. E’ forse per lo scontro con le responsabilità  che si acquisiscono con la maggiore età  che si inizia ad allontanarsi dagli hobby e così anche dal teatro. Si arriva  al punto in cui non si ha un attimo di tranquillità e per cercare di ricavarsela  si iniziano ad abbandonare  una serie di attività, ma in realtà si commette un grande errore perché non capiamo  che stiamo lasciando quelle cose che ci avevano tanto appassionato e che in fondo ci facevano ridere e divertire un sacco ..  insomma si abbandona un’attività che faceva parte della nostra fase di relax  per cercare dell’altro relax. Sembra una cosa assurda, ma riflettendoci  è proprio così... Freud ha sempre detto che la mente umana  è MOLTO complicata e la nostra non è da meno... Delia può confermare  perché ne sa parecchio ah ah ah!! Con questo intendiamo dire che l’aver abbandonato teatro o la riduzione della nostra presenza  nei vari spettacoli  non è causata dalla fine della nostra passione per esso, ma è causata  dall’esaurimento totale del tempo.. e Delia  ha sempre avuto ragione  dicendo che l’attività teatrale  pare essere l’ultima ruota del carro, ma in un certo senso dovrebbe essere contenta  di questa sua  affermazione perché il proverbio dice: “ Prima il dovere , poi il piacere”  ( gran brutta storia  a nostro parere) se l’attività teatrale viene per ultima , ovvero dopo tutti i doveri, significa che  Delia riesce ad essere il nostro “piacere”, riesce ad essere  l’eccezione in questo mondo  di impegni pallosi  e di doveri interminabili. Ci rendiamo conto che tutto quello che abbiamo scritto  qui sopra sembra essere  solo un aggrovigliamento complicato di parole e pensieri senza senso... ma per noi , in realtà, un senso ce l’ha e speriamo possa essere compreso anche da voi. Torniamo  a noi...
E’ iniziato tutto per “ sentito dire”, insomma  a 6 anni  si sente qualche amica fa un determinato hobby  e allora subito si corre a casa a chiedere  alla mamma di poterci andare e così è iniziata  anche per noi due. Non  è che lo si può considerare  un semplice passatempo  per occupare  i pomeriggi  tra i banali compiti delle elementari , alla fine crescendo  gli impegni  aumentano ,  ma per molto tempo  abbiamo continuato  questo nostro hobby. Questo perché ci mancava il “giorno del teatro”, quel giorno  in cui ci si ritrova in un sacco di bambini  e ragazzi per cantare, ballare e recitare. Mentre all’inizio  si continua l’attività  perché lo fanno le amiche , crescendo si capisce  che teatro “ serve”. Ci permette di interagire  con altre persone , di scoprire  le nostre doti,  di migliorare le nostre qualità , di poter stare  insieme ad amici  ed amiche  fuori dall’orario scolastico di dimostrare alla gente  e in particolare  a noi stessi  quanto valiamo , quanto sappiamo  fare, che il nostro impegno  e la nostra costanza  danno dei buoni risultati. Fare parte di un gruppo teatrale  è importante per noi  stessi  , perché ci aiuta  a migliorare la nostra  autostima  e a  ridurre  la timidezza  e questo lo possiamo proprio confermare  perché al giorno d’oggi nessuno ci definirebbe mai e poi mai due persone timide , e se parliamo con tutti  liberamente senza porci troppi problemi  o paranoie in un certo senso  lo dobbiamo  alle attività teatrali che ci  hanno messo di fronte ad un pubblico molteplici volte  e così abbiamo imparato e perfezionato  il nostro comportamento , le nostre reazioni  ed azioni. Anche se  noi due siamo un po’ pazzerelle  siamo delle brave ragazze  e pensiamo che l’attività teatrale  possa riuscire in un certo senso  a mantenere i giovani uniti per seguire un sano ideale  di vita  e non, come purtroppo  spesso capita , dei brutti esempi e  delle brutte strade. Un’altra cosa secondo noi importantissima è il teatro come “un evasione”. Molte  volte andare alle prove  ci ha permesso di “ staccare”  completamente dal mondo reale e di farci stare tranquille per un po’, ci ha permesso di dimenticare i nostri problemi  e preoccupazioni, recitando  immedesimandosi in un altro  soggetto,  si ha la possibilità di scordarsi  per un po’ dei nostri  brutti e tristi pensieri. Mentre scriviamo, un semplice testo è diventato la Divina Commedia di Dante ( chissà se anche lui faceva teatro? Delia l’hai conosciuto?), ci stiamo facendo un sacco di risate  perché ci vengono in mente  episodi divertentissimi . Tutte esperienze  che rimarranno sempre nella nostra memoria , ci ricorderemo delle risate, delle figuracce, delle scene  inventate completamente  di sana pianta, dei mitici costumi di Delia  che ogni tanto si rompevano  in scena    ( non erano male , ma noi  li trattavamo  come se fossero state armature di  Star War, o le tute dei fantastici 4) .. Poi come dimenticare le sclerate di Delia!! Effettivamente pensandoci  aveva ragione ... povera... ne combinavamo di tutti i colori!! Una volta  abbiamo fatto pure partire l’estintore.. (e dai... giusto per creare  un po’ d’effetto neve) . Oppure : sìsì, non preoccuparti che la studiamo la parte... ( facendoci recitare  si è rovinata da sola  perché eravamo diventate bravissime, ci credeva davvero) dopo qualche replica non c’era più neanche una battuta originale del copione... ma dai non è nemmeno andata male!! Sempre un grande successone!!! All’interno del gruppo teatrale siamo diventati davvero tutti una vera e propria squadra , una specie di famiglia  allargata che è sempre stata presente  non soltanto nei momenti felici  fatti di sorrisi e scherzi , ma nei momenti di difficoltà , di tristezza e di seri problemi  e per quanto riguarda me  ( Valentina) il gruppo teatrale  mi è stato davvero d’aiuto  e di compagnia nel momento del bisogno ... mi è stato davvero vicino  e sono contenta di questo perché  mi ha fatto capire  che siamo stati davvero una gran bella squadra  dove tutti erano pronti ad aiutare  gli altri in qualsiasi momento ! Si era tutti amici!! E  le amicizie  sono certamente rimaste! Anche se spesso si sono innalzate discussioni, lamentele  e proteste , ci siamo  voluti sempre tutti bene. Litigare in un gruppo molto unito  è più che normale , l’importante  è che noi siamo  sempre  riusciti  a risolvere  tutti i problemi  in maniera pacifica. Nonostante ogni tanto  ci siamo noi stesse  lamentate di qualcosa , anche di cose stupide  e banali , crescere  a “ pane e Delia” non ci ha  assolutamente  fatto male  perché innanzitutto  siamo belle ahahaha!!!! scherziamo!! .. perché ci ha permesso  di acquisire  molte abilità nuove  che ci hanno portato ad essere quello che siamo  oggi.  Quindi  anche il teatro  ha contribuito  notevolmente  a  formare  quello che oggi  è il nostro carattere  e la  nostra personalità  e per questo ringraziamo... Un grande grazie perché sei stata capace di sopportarci per un sacco di anni e dai Delia!!! alla fine lo sappiamo che in fondo in fondo, ma molto in fondo anche tu ci vuoi bene!!!
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