Per noi , Annalisa e Valentina , due ragazze di 19 anni , non è per niente facile realizzare un testo sulla nostra esperienza teatrale. Bè..effettivamente con i temi non abbiamo mai avuto un rapporto di particolare amore, ma, siamo sicure che nemmeno con una sintesi saremmo state in grado di “ tirare insieme qualcosa” di quanto meno decente, non perché siamo due incompetenti, (mmm!! Delia sappiamo che in questo momento stai avendo seri dubbi , e ti assicuriamo che non sei la sola), ma per il semplice motivo che l’esperienza teatrale che abbiamo vissuto è una “cosa “ che in un certo senso non si può descrivere , non si può raccontare...la si può semplicemente vivere... Ci risulta difficile anche perché gli impegni sono tanti .. forse troppi ... chi cerca disperatamente di trovare un lavoro e così passa le sue giornate su internet alla ricerca di annunci o spunti per realizzare un curriculum impeccabile, e poi chi continua a studiare “ imbrattandosi “ ancora di una marea di cose da fare e cercando di suddividere i tre giorni da passare in Valle tra amiche, famiglia, impegni , passioni, relax e ..studio in caso di esami. E’ forse per lo scontro con le responsabilità che si acquisiscono con la maggiore età che si inizia ad allontanarsi dagli hobby e così anche dal teatro. Si arriva al punto in cui non si ha un attimo di tranquillità e per cercare di ricavarsela si iniziano ad abbandonare una serie di attività, ma in realtà si commette un grande errore perché non capiamo che stiamo lasciando quelle cose che ci avevano tanto appassionato e che in fondo ci facevano ridere e divertire un sacco .. insomma si abbandona un’attività che faceva parte della nostra fase di relax per cercare dell’altro relax. Sembra una cosa assurda, ma riflettendoci è proprio così... Freud ha sempre detto che la mente umana è MOLTO complicata e la nostra non è da meno... Delia può confermare perché ne sa parecchio ah ah ah!! Con questo intendiamo dire che l’aver abbandonato teatro o la riduzione della nostra presenza nei vari spettacoli non è causata dalla fine della nostra passione per esso, ma è causata dall’esaurimento totale del tempo.. e Delia ha sempre avuto ragione dicendo che l’attività teatrale pare essere l’ultima ruota del carro, ma in un certo senso dovrebbe essere contenta di questa sua affermazione perché il proverbio dice: “ Prima il dovere , poi il piacere” ( gran brutta storia a nostro parere) se l’attività teatrale viene per ultima , ovvero dopo tutti i doveri, significa che Delia riesce ad essere il nostro “piacere”, riesce ad essere l’eccezione in questo mondo di impegni pallosi e di doveri interminabili. Ci rendiamo conto che tutto quello che abbiamo scritto qui sopra sembra essere solo un aggrovigliamento complicato di parole e pensieri senza senso... ma per noi , in realtà, un senso ce l’ha e speriamo possa essere compreso anche da voi. Torniamo a noi...
E’ iniziato tutto per “ sentito dire”, insomma a 6 anni si sente qualche amica fa un determinato hobby e allora subito si corre a casa a chiedere alla mamma di poterci andare e così è iniziata anche per noi due. Non è che lo si può considerare un semplice passatempo per occupare i pomeriggi tra i banali compiti delle elementari , alla fine crescendo gli impegni aumentano , ma per molto tempo abbiamo continuato questo nostro hobby. Questo perché ci mancava il “giorno del teatro”, quel giorno in cui ci si ritrova in un sacco di bambini e ragazzi per cantare, ballare e recitare. Mentre all’inizio si continua l’attività perché lo fanno le amiche , crescendo si capisce che teatro “ serve”. Ci permette di interagire con altre persone , di scoprire le nostre doti, di migliorare le nostre qualità , di poter stare insieme ad amici ed amiche fuori dall’orario scolastico di dimostrare alla gente e in particolare a noi stessi quanto valiamo , quanto sappiamo fare, che il nostro impegno e la nostra costanza danno dei buoni risultati. Fare parte di un gruppo teatrale è importante per noi stessi , perché ci aiuta a migliorare la nostra autostima e a ridurre la timidezza e questo lo possiamo proprio confermare perché al giorno d’oggi nessuno ci definirebbe mai e poi mai due persone timide , e se parliamo con tutti liberamente senza porci troppi problemi o paranoie in un certo senso lo dobbiamo alle attività teatrali che ci hanno messo di fronte ad un pubblico molteplici volte e così abbiamo imparato e perfezionato il nostro comportamento , le nostre reazioni ed azioni. Anche se noi due siamo un po’ pazzerelle siamo delle brave ragazze e pensiamo che l’attività teatrale possa riuscire in un certo senso a mantenere i giovani uniti per seguire un sano ideale di vita e non, come purtroppo spesso capita , dei brutti esempi e delle brutte strade. Un’altra cosa secondo noi importantissima è il teatro come “un evasione”. Molte volte andare alle prove ci ha permesso di “ staccare” completamente dal mondo reale e di farci stare tranquille per un po’, ci ha permesso di dimenticare i nostri problemi e preoccupazioni, recitando immedesimandosi in un altro soggetto, si ha la possibilità di scordarsi per un po’ dei nostri brutti e tristi pensieri. Mentre scriviamo, un semplice testo è diventato la Divina Commedia di Dante ( chissà se anche lui faceva teatro? Delia l’hai conosciuto?), ci stiamo facendo un sacco di risate perché ci vengono in mente episodi divertentissimi . Tutte esperienze che rimarranno sempre nella nostra memoria , ci ricorderemo delle risate, delle figuracce, delle scene inventate completamente di sana pianta, dei mitici costumi di Delia che ogni tanto si rompevano in scena ( non erano male , ma noi li trattavamo come se fossero state armature di Star War, o le tute dei fantastici 4) .. Poi come dimenticare le sclerate di Delia!! Effettivamente pensandoci aveva ragione ... povera... ne combinavamo di tutti i colori!! Una volta abbiamo fatto pure partire l’estintore.. (e dai... giusto per creare un po’ d’effetto neve) . Oppure : sìsì, non preoccuparti che la studiamo la parte... ( facendoci recitare si è rovinata da sola perché eravamo diventate bravissime, ci credeva davvero) dopo qualche replica non c’era più neanche una battuta originale del copione... ma dai non è nemmeno andata male!! Sempre un grande successone!!! All’interno del gruppo teatrale siamo diventati davvero tutti una vera e propria squadra , una specie di famiglia allargata che è sempre stata presente non soltanto nei momenti felici fatti di sorrisi e scherzi , ma nei momenti di difficoltà , di tristezza e di seri problemi e per quanto riguarda me ( Valentina) il gruppo teatrale mi è stato davvero d’aiuto e di compagnia nel momento del bisogno ... mi è stato davvero vicino e sono contenta di questo perché mi ha fatto capire che siamo stati davvero una gran bella squadra dove tutti erano pronti ad aiutare gli altri in qualsiasi momento ! Si era tutti amici!! E le amicizie sono certamente rimaste! Anche se spesso si sono innalzate discussioni, lamentele e proteste , ci siamo voluti sempre tutti bene. Litigare in un gruppo molto unito è più che normale , l’importante è che noi siamo sempre riusciti a risolvere tutti i problemi in maniera pacifica. Nonostante ogni tanto ci siamo noi stesse lamentate di qualcosa , anche di cose stupide e banali , crescere a “ pane e Delia” non ci ha assolutamente fatto male perché innanzitutto siamo belle ahahaha!!!! scherziamo!! .. perché ci ha permesso di acquisire molte abilità nuove che ci hanno portato ad essere quello che siamo oggi. Quindi anche il teatro ha contribuito notevolmente a formare quello che oggi è il nostro carattere e la nostra personalità e per questo ringraziamo... Un grande grazie perché sei stata capace di sopportarci per un sacco di anni e dai Delia!!! alla fine lo sappiamo che in fondo in fondo, ma molto in fondo anche tu ci vuoi bene!!!
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