mercoledì 11 luglio 2012

Marianna Alessi

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Un formicolio che ti prende lo stomaco e poi sale fino alla gola e porta una brillio di lacrime appena accennate all’angolo degli occhi . . . ecco cosa mi succede ancora oggi se assisto come spettatrice ad uno spettacolo con protagonisti bambini e ragazzi.
Quando ero io sul palco o, più frequentemente, dietro le quinte le emozioni erano velate dalla preoccupazione di fare bene e non sbagliare.
Non importava che fosse la battuta, la canzone, il costume da preparare, le luci da spegnere, i gesti da suggerire ai bambini sul palco . . . tutto era fondamentale per lo spettacolo e l’importante era non perdere l’attimo!!
Invece ne abbiamo persi di attimi e anche di quarti d’ora dietro le quinte …
chi cadeva dalla scale, chi non trovava più una scarpa o il cappello, chi doveva uscire a strappare i rami dagli alberi del prato perché quelli di scena erano spariti e non si poteva impersonare un albero senza avere i rami, chi correva a casa a prendere le batterie per i microfoni o gli spaghi per fissare la scenografia al soffitto.
Il teatro, quello che ho vissuto io, era fatto di risate, scherzi, richiami poco efficaci di Delia “Dai ragazzi, adesso lavoriamo!!!”, musica, balli ( meglio definiti “balletti” perché, almeno i primi anni, quando ballavamo sembravamo i bambini di 5 anni alla festa della scuola materna) e serenità..
C’era anche molto impegno, motivazione, voglia di stare insieme per fare qualcosa che potessero vedere anche gli altri, sia i nostri genitori che i coetanei.
Il teatro ci univa, siamo stati un gruppo sul palco ma anche fuori.
Certo, ora abbiamo preso strade diverse, però rivedere i filmati e le fotografie  mi  hanno dato la possibilità di ripensare ad alcune persone che non vedo da tempo e che oggi avrei voglia di incontrare anche solo per sapere cosa fanno ora nella vita.
Il teatro mi ha dato molto, non sono mai stata un’attrice provetta e men che meno una cantante però ho potuto imparare parecchie cose su di me. Ho sperimentato le mie potenzialità e i miei limiti in un ambiente sereno che mi ha aiutata a crescere.
Ora sono lontana dal teatro perché ho impegni diversi però, un giorno, se avrò dei figli, quella teatrale sarà tra le esperienze che proporrò loro.
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